COME SI FORMANO LE BAVE
Una bava è un bordo rialzato affilato causato dalla lavorazione di parti metalliche. Le bave possono formarsi durante vari processi di lavorazione dei metalli, sia a freddo che a caldo. I processi a freddo includono: punzonatura, tornitura, fresatura, alesatura. I processi a caldo includono: taglio laser, taglio plasma, taglio autogeno, fusione e forgiatura. Ogni processo ha la sua bava distintiva, che richiede anche una specifica lavorazione/ sbavatura.
LE CONSEGUENZE DELLA FORMAZIONE DI BAVE
Una bava è caratterizzata da un forte rigonfiamento verticale sul bordo interno o esterno della parte metallica. Ciò implica che queste parti debbano essere maneggiate con estrema cura dato che le persone rischiano di ferirsi. Dall’inizio della produzione fino ad arrivare al consumatore finale, queste parti vengono movimentate molte volte, per questo la sbavatura e di conseguenza la messa in sicurezza delle parti, diventano fondamentali. Inoltre, non è auspicabile la presenza di bave nella post-lavorazione del prodotto (per esempio nell’industria alimentare dove la bava o particella metallica potrebbe entrare nel processo produttivo).
LE FORME DELLE BAVE
Osservando le tecniche più comuni della lavorazione della lamiera, ci sono sicuramente forme di bave riconoscibili o ricorrenti. Ciò riguarda principalmente il taglio laser, il taglio al plasma e la punzonatura. Per esempio, nel taglio laser la formazione di bave, oltre al tipo ed allo spessore del materiale, dipende dal metodo del taglio laser (CO2, azoto o fibra) e dall’impostazione del laser. Tutto ciò ha un forte impatto sul prodotto finale: una cattiva regolazione, una testa laser sporca o lo stato del piano di lavoro del laser non ottimale, sono tutti fattori che influenzano il risultato di taglio. Il taglio laser in fibra, che oggi rappresenta lo standard, è caratterizzato da bave molto dure e affilate non facili da rimuovere.
A sinistra: pezzi in metallo con bave e sbavati con macchine Q-Fin
SBAVATURA MECCANICA VS SBAVATURA MANUALE
Sempre più aziende stanno prendendo coscienza della necessità di sbavare meccanicamente i propri prodotti. Da un lato perché è difficile trovare persone che vogliano svolgere il lavoro ad alta intensità di manodopera e dall’altro perché i clienti richiedono una qualità costante delle finiture.
Il termine “sbavatura” diviene più ampio, includendo tutti i possibili processi di post-lavorazione come l’arrotondamento, la levigatura, la rimozione delle scorie e dello strato di ossido. Quindi la finitura meccanica dà molte più possibilità rispetto a quella manuale; permettendo in primis di fornire finiture omogenee e un migliore benessere dell’operatore in termini di ergonomicità del lavoro e di tutela della salute.
Le sbavatrici automatiche si abbinano al meglio con un aspiratore ad azione umida che mantiene l’ambiente di lavoro privo di polvere. Infatti, quando si leviga a mano, spesso non viene utilizzata alcuna estrazione, facendo disperdere nell’ambiente le polveri di molatura. Un’altra importante caratteristica delle sbavatrici automatiche è la velocità, dato che queste ultime sono molto più veloci di quelle manuali e sono necessarie quindi meno ore a parità di lavorazione. Così facendo si aumenta l’efficienza e l’investimento viene rapidamente recuperato.
A destra: pezzi in metallo con bave e sbavati con macchine Q-Fin
E’ SEMPRE NECESSARIA LA SBAVATURA?
La necessità di sbavare i pezzi dipende dai requisiti di finitura dei prodotti. Spesso si pensa che non sia necessario sbavare ma se si effettua questa lavorazione si ottiene un prodotto di qualità superiore ed è possibile richiedere un prezzo più alto. Ciò implica anche un vantaggio competitivo rispetto alle aziende che non sbavano.
L’IMPORTANZA DELLO STRUMENTO DI LAVORAZIONE
La qualità dello strumento determina il risultato ed i costi. Questo nel modo di levigare ma anche nei materiali abrasivi utilizzati. La durata dell’utensile, il materiale e la dimensione della grana, il supporto del nastro abrasivo e della spazzola sono tutti importanti. L’abrasivo giusto è molto importante e si riflette sicuramente sui costi di lavorazione.
